giovedì 18 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato Denzel Washington nel film:THE EQUALIZER



The Equalizer-Il Vendicatore è la storia di Robert McCall (Denzel Washington), un uomo che crede di essersi lasciato alle spalle un passato torbido per condurre un’esistenza tranquilla ma che dinnanzi alle minacce ricevute dalla giovane ed indifesa Teri (Cloë Grace Moretz) da parte di una banda di malavitosi russi, non riesce a stare a guardare e non può fare a meno di intervenire in suo aiuto.
McCall mette le proprie abilità al servizio di coloro che cercano giustizia e contro coloro che brutalizzano gli indifesi.

Per Denzel Washington la forza che spinge il suo personaggio Robert McCall ad agire in difesa dei più deboli è un innato senso di giustizia.
“Robert McCall ha alle spalle un passato di cui non è orgoglioso, ed ora è in cerca di redenzione” spiega Washington.
Ed è proprio il desiderio di redenzione che porta il suo personaggio a scegliere una vita tranquilla.
“Sarà l’incontro con una giovane indifesa, sfruttata e minacciata, a fargli cambiare idea” conclude l’attore.

Il regista Antoine Fuqua, che aveva già lavorato con Washington in Training Day, spiega come McCall sembri spesso rifarsi ad alcune gesta eroiche che si sono tramandate negli anni nella cinematografia; “ho considerato questo film come un ritorno al passato” spiega “c’è un antieroe che tendenzialmente è riluttante ad impugnare una pistola, ma quando ha la possibilità di aiutare gli altri, non esita a farlo.”
Denzel poi ha avuto sin da subito piena fiducia nel suo regista; “ha un grande talento” spiega l’attore “gli abbiamo mandato il materiale e l’ha accolto positivamente, ci siamo seduti a tavolino, ha tirato fuori molte idee… e il gioco è fatto.”

La pellicola si ispira all’omonima serie televisiva degli anni ’80 (trasmessa in Italia con il titolo Un Giustiziere a New York) e da questa riprende, come tema centrale, le gesta di un uomo altamente preparato, pronto a vendicare i più deboli.

Cloë Grace Moretz ammira profondamente il lavoro del suo collega Washington e afferma “c’è molto di Denzel nella sua interpretazione; è perfetto per il ruolo da protagonista.”
D’altronde essendo anche produttore, Washington ha lavorato incessantemente sulla delineazione del suo personaggio.

Fabio Gatto ha fotografato ANNA FOGLIETTA




 

lunedì 15 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato MICHELLE RYAN




































Attrice inglese, conosciuta soprattutto per il ruolo di Nimueh, una potentissima strega e Grande Sacerdotessa dell'Antica Religione, nella serie televisiva inglese Merlin. Nel gennaio 2009 Michelle è stata scritturata nell'episodio speciale Planet of the Dead della serie Doctor Who. Ad ottobre 2014 debutta nel teatro del West End londinese, interpretando Sally Bowles nel revival del musical Cabaret, a fianco a Will Young.

Fabio Gatto ha fotografato JON KORTAJARENA

 
Jon Kortajarena Redruello (Bilbao, 19 maggio 1985) è un modello spagnolo. È stato l'uomo immagine di Just Cavalli, Bally, Etro, Trussardi e Tom Ford. Per l'ex stilista di Gucci, Tom Ford, ha recitato nel 2009 in A Single Man, in cui interpreta Carlos, un affascinante omosessuale spagnolo da poco arrivato negli Stati Uniti d'America. Il 26 giugno 2009, la rivista Forbes lo ha collocato all'ottavo posto nella classifica dedicata ai modelli maschili di maggior successo al mondo. Nel 2012 partecipa al videoclip di Girl Gone Wild di Madonna.

sabato 13 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato Maria Rosaria Russo





 

 
Nata a Termoli, in provincia di Campobasso, Maria Rosaria Russo si è trasferita a Bologna all'età di 18 anni dove ha conseguito una laurea in economia e commercio, e contemporaneamente un diploma di recitazione teatrale. Ha recitato anche a fianco di Antonio Albanese nel film "Tutto tutto, niente niente".

venerdì 12 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato Stefano Accorsi all'anteprima di: "La Nostra Terra"


Film riconosciuto di interesse culturale, tanto da guadagnarsi il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, La Nostra Terra è la storia di un modo tutto nuovo di combattere la mafia: una lotta fatta piantando pomodori e prendendosi cura della terra, quella che ci ospita e ci nutre.

 

Le vicende narrate, basate su fatti realmente accaduti, si svolgono nel Sud Italia e ruotano attorno ad un podere che viene confiscato dallo Stato quando il suo proprietario, Nicola Sansone, viene arrestato.

Il terreno viene assegnato ad una cooperativa che, dopo una lunga serie di più o meno dichiarati boicottaggi, riesce infine ad avviare un’attività di agricoltura biologica.

 

Filippo (Stefano Accorsi), che da anni si occupa dell’antimafia lavorando in un ufficio del Nord e quindi completamente impreparato ad affrontare la questione sul campo, viene incaricato di partecipare di persona alla costituzione della cooperativa.

Si tratta di un compito duro da affrontare, soprattutto per chi non sa cosa significhi dover combattere ogni giorno con la violenza di una setta come quella mafiosa.

Tuttavia, quello che inizialmente a Filippo sembra un ostacolo insormontabile e non meritato, si rivelerà poi una grande opportunità di crescita personale.

 

Personaggio chiave è Cosimo (Sergio Rubini), l’ex fattore di Sansone, il quale rappresenta senza dubbio il cuore di tutta la vicenda.

Inizialmente mostra fedeltà al boss e, da astuto doppiogiochista, riesce a sabotare il duro lavoro svolto nei campi dalla cooperativa; in un secondo momento, con un interessante colpo di scena, egli decide di mettersi dalla parte della legalità.

 

“Cosimo è l’esatta rappresentazione del Sud” spiega Rubini “un Sud che oggi viene visto come se fosse una cartolina; una brutta cartolina, quando viene dipinto come un luogo violento, o una bella cartolina, quando viene considerato accogliente. Tuttavia il Sud è molto di più, è ricco di sfumature; come d’altronde ognuno di noi: è tanto complesso quanto un essere umano”.

 

Una pellicola onesta, vera, che racconta fatti drammatici con una meravigliosa nota ironica che riesce ad arrivare dritta al cuore e alla mente del suo pubblico.

Ricca di spunti di riflessione, la vicenda raccontata vuole dimostrare come sia possibile combattere la violenza non più attraverso altra violenza, ma attraverso l’unione e il duro e onesto lavoro.

L’incontro/scontro tra Filippo e Cosimo ne è la dimostrazione e per entrambi rappresenta l’inizio di un percorso di formazione dal quale usciranno profondamente cambiati; da principio costretti ad una forzata convivenza, scopriranno invece che hanno molto da imparare l’uno dall’altro e dalla iniziale diffidenza passeranno, infine, ad instaurare una forte amicizia.