venerdì 12 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato Stefano Accorsi all'anteprima di: "La Nostra Terra"


Film riconosciuto di interesse culturale, tanto da guadagnarsi il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, La Nostra Terra è la storia di un modo tutto nuovo di combattere la mafia: una lotta fatta piantando pomodori e prendendosi cura della terra, quella che ci ospita e ci nutre.

 

Le vicende narrate, basate su fatti realmente accaduti, si svolgono nel Sud Italia e ruotano attorno ad un podere che viene confiscato dallo Stato quando il suo proprietario, Nicola Sansone, viene arrestato.

Il terreno viene assegnato ad una cooperativa che, dopo una lunga serie di più o meno dichiarati boicottaggi, riesce infine ad avviare un’attività di agricoltura biologica.

 

Filippo (Stefano Accorsi), che da anni si occupa dell’antimafia lavorando in un ufficio del Nord e quindi completamente impreparato ad affrontare la questione sul campo, viene incaricato di partecipare di persona alla costituzione della cooperativa.

Si tratta di un compito duro da affrontare, soprattutto per chi non sa cosa significhi dover combattere ogni giorno con la violenza di una setta come quella mafiosa.

Tuttavia, quello che inizialmente a Filippo sembra un ostacolo insormontabile e non meritato, si rivelerà poi una grande opportunità di crescita personale.

 

Personaggio chiave è Cosimo (Sergio Rubini), l’ex fattore di Sansone, il quale rappresenta senza dubbio il cuore di tutta la vicenda.

Inizialmente mostra fedeltà al boss e, da astuto doppiogiochista, riesce a sabotare il duro lavoro svolto nei campi dalla cooperativa; in un secondo momento, con un interessante colpo di scena, egli decide di mettersi dalla parte della legalità.

 

“Cosimo è l’esatta rappresentazione del Sud” spiega Rubini “un Sud che oggi viene visto come se fosse una cartolina; una brutta cartolina, quando viene dipinto come un luogo violento, o una bella cartolina, quando viene considerato accogliente. Tuttavia il Sud è molto di più, è ricco di sfumature; come d’altronde ognuno di noi: è tanto complesso quanto un essere umano”.

 

Una pellicola onesta, vera, che racconta fatti drammatici con una meravigliosa nota ironica che riesce ad arrivare dritta al cuore e alla mente del suo pubblico.

Ricca di spunti di riflessione, la vicenda raccontata vuole dimostrare come sia possibile combattere la violenza non più attraverso altra violenza, ma attraverso l’unione e il duro e onesto lavoro.

L’incontro/scontro tra Filippo e Cosimo ne è la dimostrazione e per entrambi rappresenta l’inizio di un percorso di formazione dal quale usciranno profondamente cambiati; da principio costretti ad una forzata convivenza, scopriranno invece che hanno molto da imparare l’uno dall’altro e dalla iniziale diffidenza passeranno, infine, ad instaurare una forte amicizia.

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