lunedì 15 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato MICHELLE RYAN




































Attrice inglese, conosciuta soprattutto per il ruolo di Nimueh, una potentissima strega e Grande Sacerdotessa dell'Antica Religione, nella serie televisiva inglese Merlin. Nel gennaio 2009 Michelle è stata scritturata nell'episodio speciale Planet of the Dead della serie Doctor Who. Ad ottobre 2014 debutta nel teatro del West End londinese, interpretando Sally Bowles nel revival del musical Cabaret, a fianco a Will Young.

Fabio Gatto ha fotografato JON KORTAJARENA

 
Jon Kortajarena Redruello (Bilbao, 19 maggio 1985) è un modello spagnolo. È stato l'uomo immagine di Just Cavalli, Bally, Etro, Trussardi e Tom Ford. Per l'ex stilista di Gucci, Tom Ford, ha recitato nel 2009 in A Single Man, in cui interpreta Carlos, un affascinante omosessuale spagnolo da poco arrivato negli Stati Uniti d'America. Il 26 giugno 2009, la rivista Forbes lo ha collocato all'ottavo posto nella classifica dedicata ai modelli maschili di maggior successo al mondo. Nel 2012 partecipa al videoclip di Girl Gone Wild di Madonna.

sabato 13 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato Maria Rosaria Russo





 

 
Nata a Termoli, in provincia di Campobasso, Maria Rosaria Russo si è trasferita a Bologna all'età di 18 anni dove ha conseguito una laurea in economia e commercio, e contemporaneamente un diploma di recitazione teatrale. Ha recitato anche a fianco di Antonio Albanese nel film "Tutto tutto, niente niente".

venerdì 12 settembre 2014

Fabio Gatto ha fotografato Stefano Accorsi all'anteprima di: "La Nostra Terra"


Film riconosciuto di interesse culturale, tanto da guadagnarsi il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, La Nostra Terra è la storia di un modo tutto nuovo di combattere la mafia: una lotta fatta piantando pomodori e prendendosi cura della terra, quella che ci ospita e ci nutre.

 

Le vicende narrate, basate su fatti realmente accaduti, si svolgono nel Sud Italia e ruotano attorno ad un podere che viene confiscato dallo Stato quando il suo proprietario, Nicola Sansone, viene arrestato.

Il terreno viene assegnato ad una cooperativa che, dopo una lunga serie di più o meno dichiarati boicottaggi, riesce infine ad avviare un’attività di agricoltura biologica.

 

Filippo (Stefano Accorsi), che da anni si occupa dell’antimafia lavorando in un ufficio del Nord e quindi completamente impreparato ad affrontare la questione sul campo, viene incaricato di partecipare di persona alla costituzione della cooperativa.

Si tratta di un compito duro da affrontare, soprattutto per chi non sa cosa significhi dover combattere ogni giorno con la violenza di una setta come quella mafiosa.

Tuttavia, quello che inizialmente a Filippo sembra un ostacolo insormontabile e non meritato, si rivelerà poi una grande opportunità di crescita personale.

 

Personaggio chiave è Cosimo (Sergio Rubini), l’ex fattore di Sansone, il quale rappresenta senza dubbio il cuore di tutta la vicenda.

Inizialmente mostra fedeltà al boss e, da astuto doppiogiochista, riesce a sabotare il duro lavoro svolto nei campi dalla cooperativa; in un secondo momento, con un interessante colpo di scena, egli decide di mettersi dalla parte della legalità.

 

“Cosimo è l’esatta rappresentazione del Sud” spiega Rubini “un Sud che oggi viene visto come se fosse una cartolina; una brutta cartolina, quando viene dipinto come un luogo violento, o una bella cartolina, quando viene considerato accogliente. Tuttavia il Sud è molto di più, è ricco di sfumature; come d’altronde ognuno di noi: è tanto complesso quanto un essere umano”.

 

Una pellicola onesta, vera, che racconta fatti drammatici con una meravigliosa nota ironica che riesce ad arrivare dritta al cuore e alla mente del suo pubblico.

Ricca di spunti di riflessione, la vicenda raccontata vuole dimostrare come sia possibile combattere la violenza non più attraverso altra violenza, ma attraverso l’unione e il duro e onesto lavoro.

L’incontro/scontro tra Filippo e Cosimo ne è la dimostrazione e per entrambi rappresenta l’inizio di un percorso di formazione dal quale usciranno profondamente cambiati; da principio costretti ad una forzata convivenza, scopriranno invece che hanno molto da imparare l’uno dall’altro e dalla iniziale diffidenza passeranno, infine, ad instaurare una forte amicizia.

martedì 29 gennaio 2013

"L'ultima sfida" di Arnold Schwarzenegger.

         © Simona Gemelli

"Ogni sublime umorismo comincia con la rinuncia dell'uomo a prendere sul serio la propria persona". Questo aforisma di Hermann Hesse calza a pennello se confrontiamo una foto di Arnold Schwarzenegger oggi, con una del 1968.
La prima è stata scattata da noi in occasione dell'anteprima italiana del suo ultimo film: "The last stand - L'ultima sfida".
Arnold appare sorridente e scansonato, pronto a farsi immortalare dalle macchine fotografiche e ironicamente a farsi scattare una foto insieme ai fotografi da un suo collaboratore.

Ad accompagnare Schwarzenegger, i compagni di quest'ultima avventura: Jeffrey Nachmanoff e Jaimie Alexander. 



Una nuova pellicola sempre all'insegna dell'azione e dei colpi di scena. Il film è stato diretto da Kim Ji-Woon, primo lavoro in lingua inglese del regista sudcoreano. Arnold Schwarzenegger dunque ritorna sul grande schermo da protagonista, dopo aver concluso l'esperienza in politica come governatore della California.
A guardare la locandina, in cui un grosso mitra in azione prende quasi il 50% dell'immagine, ho la certezza che gli estimatori di Terminator non resteranno delusi nemmeno questa volta. 

sabato 24 novembre 2012

"Bullet to the head": nuova sfida per Sylvester Stallone.

© Simona Gemelli


C'è chi dice che il suo nuovo personaggio sia il migliore che gli sia capitato di interpretare negli ultimi vent'anni. 
Sto parlando di Sylvester Stallone e del suo ultimo film "Bullet to the head" che lui stesso ha presentato in anteprima mondiale al Festival Internazionale del Film di Roma insieme al regista Walter Hill.  
Nelle vesti di un criminale tatuato e muscoloso, "Sly" è protagonista di una pellicola in perfetto stile action movie americano, dove i personaggi non muoiono mai, i proiettili sono infiniti, le macchine sono sempre di grande cilindrata e non mancano di certo le esplosioni.

Diciamo che, chioma fluente a parte, negli anni Stallone - o meglio, i suoi personaggi - ha cambiato stile ma è rimasto sempre fedele alle origini.