giovedì 13 settembre 2012

ANTEPRIMA CINEMA

THE MASTER, dal Festival del Cinema di venezia per Photarts
 
Paul Thomas Anderson è senza dubbio uno dei più importanti produttori cinematografici degli ultimi anni. Uno di quei registi che non ha mai sbagliato un colpo (ricordate “Boogie Night”? O “Magnolia”?) con uno stile riconoscibile che la critica ha sempre apprezzato. Per questo se gli applausi non sono fragorosi o in sala qualcuno sbadiglia più del solito subito si parla di fallimento, di colpo mancato, della “decadenza di uno dei registi americani più importanti degli ultimi tempi”. Nulla di tutto questo.
Certo, “The Master” non è sicuramente il film epico di Anderson, ma non si può dire che il pubblico e la critica non siano stati conquistati. Non come altri lavori del regista, si deduce, ma comunque già si parla di Leone d’Oro e di Coppa Volpi per la migliore interpretazione.
I protagonisti del film, presentato alla 69esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, sono Philip Seymour Hoffman (attore amato da Anderson e presente spesso nei suoi film) e Joaquin Phoenix.
Siamo nell’America degli anni ’50, Freddie Quell (Phoenix) è un reduce di guerra che cerca di reinserirsi nella società, cosa non facile dato il carattere ribelle, che tra problematiche varie incontra un carismatico leader di una setta religiosa (Hoffman) con il quale vivrà un rapporto viscerale e del quale diventerà allievo. Molti i rumors nati, in primis il legame, secondo alcuni, con “Scientology” (associazione religiosa, filosofia religiosa o setta, che dir si voglia, fondata da L. Ron Hubbard nel 1954) anche se il regista ha detto chiaramente che il suo scopo principale, come in molti dei suoi lavori, è stato quello di raccontare il forte e passionale rapporto tra due persone, che nella seconda parte del film sfocia in un erotismo sottile che rende ancor più l’idea.
Un film che per molti rimane ancora da inquadrare, come anche uno degli attori che ne fa parte: Joaquin Phoenix, il quale durante la conferenza stampa ha fatto parlare di sé e di sicuro non in maniera positiva. Hanno fatto discutere, infatti, i suoi modi poco eleganti, la faccia visibilmente annoiata, le sigarette fumate nonostante il divieto e l’abbandono molteplici volte della conferenza; senza dimenticare i commenti legati al film: “Non penso che Paul mi abbia dato libertà, non so da dove provengano le nevrosi dei personaggi e neppure me ne importa”. Che Joaquin non si sia trovato bene sul set? Probabilmente non lo si potrà mai sapere, ma per avere una visione completa ed oggettiva del film, in Italia, dobbiamo aspettare l’11 gennaio, quando “The Master” uscirà nelle nostre sale distribuito da Lucky Red.
 

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