giovedì 28 giugno 2012

BERENICE ABBOTT



Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289832960.jpg


(Springfield, 17 luglio 1898 – Monson, 9 dicembre 1991) è stata una fotografa statunitense.
Berenice Abbott nacque a Springfield, nell'Ohio dove crebbe con la madre divorziata. Iniziò gli studi alla Ohio State University, che però abbandonò agli inizi del 1918.
Nello stesso anno si trasferì con i suoi amici dell'università al Greenwich Village di New York, dove venne ospitata dall'anarchico Hippolyte Havel. La Abbott condivise una grande casa nella Greenwich Avenue insieme ad altre persone, tra le quali la scrittrice Djuna Barnes, il filosofo Kenneth Burke, ed il critico letterario Malcolm Cowley. Mentre studiava scultura conobbe Man Ray e Sadakichi Hartmann. Nel 1919 rischiò di morire a causa della pandemia di influenza spagnola.
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833295.jpg


La Abbott si recò in Europa nel 1921, passando due anni a studiare scultura a Parigi e Berlino. In questo periodo adottò lo spelling francese del suo nome, "Berenice", su suggerimento di Djuna Barnes.
L'interesse della Abbott nella fotografia nacque nel 1923, quando Man Ray, che era alla ricerca di qualcuno che non sapesse assolutamente niente di fotografia e facesse quindi solo quello che gli veniva detto, la assunse come assistente alla camera oscura nel suo studio di Montparnasse. In seguito la Abbott scrisse: "Mi avvicinai alla fotografia come un'anatra si avvicina all'acqua. Non ho mai voluto fare niente altro." Ray fu impressionato dai suoi lavori e le permise di usare il suo studio.
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833480.jpg


Nel 1926 la Abbott tenne la sua prima mostra personale (nella galleria "Au Sacre du Printemps") e avviò un suo studio, in Rue du Bac. Dopo un breve periodo passato a studiare fotografia a Berlino, fece ritorno a Parigi nel 1927 e avviò un secondo studio, in Rue Servandoni.
Nel 1925 venne introdotta da Man Ray alla fotografia di Eugène Atget. Divenne così una grande ammiratrice delle opere di Atget, più di quanto lo fossero Ray e la sua cerchia, e nel 1927 riuscì a convincerlo a posare per un ritratto. Atget morì poco tempo dopo. Berenice Abbott iniziò a documentare New York nel 1929.
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833204.jpg


Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833318.jpg


Nel 1935 la Abbott si trasferì in un loft al Greenwich Village, con la critica d'arte Elizabeth McCausland, con la quale visse fino alla morte di questa nel 1965. Le due collaborarono a un lavoro sostenuto dal Federal Art Project e pubblicato nel 1939 in forma di libro col titolo di Changing New York. Usando una macchina fotografica a grande formato, la Abbott fotografò New York City con la stessa attenzione ai dettagli e la diligenza che aveva appreso dalla carriera di Eugène Atget. La sua opera ha fornito una cronaca storica di molti edifici e isolati oggi demoliti di Manhattan.
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833228.jpg


Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833252.jpg


Lo stile diretto della sua fotografia aiutò la Abbott a dare un importante contributo alla fotografia scientifica. Nel 1958 produsse una serie di fotografie per un libro di testo di fisica per le scuole superiori.
Non solo la Abbott era una fotografa, ma nel 1947 diede anche vita alla "House of Photography", per promuovere e vendere alcune delle sue invenzioni. Tra queste un cavalletto per distorsioni, che creava effetti insoliti nelle immagini sviluppate in camera oscura, e la lampada telescopica, oggi nota da molti fotografi di studio come "autopole", alla quale le luci possono essere attaccate a qualsiasi altezza. A causa del marketing carente, la House of Photography perse rapidamente soldi, e con la morte dei due designer, la società andò a picco.
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833272.jpg


Nel 1934 Henry-Russell Hitchcock chiese alla Abbott di fotografare due soggetti: l'architettura prebellica e l'architettura di H. H. Richardson.
Due decenni dopo la Abbott e la McCausland viaggiarono lungo la US 1 dalla Florida al Maine, e la Abbott fotografò le piccole cittadine e la crescente architettura legata all'automobile. Il progetto produsse oltre 2.500 negativi. Poco dopo la Abbott subì un intervento ai polmoni. Le venne detto che a causa dell'inquinamento dell'aria sarebbe stato nel suo interesse allontanarsi da New York.


Comprò una casa diroccata nel Maine per soli mille dollari e vi rimase fino alla sua morte nel 1991.
Il lavoro di Berenice Abbott nel Maine continuò anche dopo la fine di quel progetto e il suo trasferimento in tale stato, e produsse il suo ultimo libro A Portrait of Maine (1968).
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833116.jpg


La fotografia della Abbott ha messo in mostra l'aumento dello sviluppo nella tecnologia e nella società. le sue opere documentano e lodano il panorama di New York. Tutto ciò fu guidato dalla sua convinzione che un'invenzione moderna come la macchina fotografica meritasse di documentare il XX secolo.
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833121.jpg


Fonti: Wikipedia - MoCp
le immagini possono essere soggette a copyright
Immagini allegate
Immagine Allegata - monthly_11_2010/post-5376-1289833346.jpg

Nessun commento:

Posta un commento