venerdì 29 giugno 2012

MANUEL ALVAREZ BRAVO


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nasce nel 1902 a Città del Messico da Manuel Alvarez Garcìa e Soledad Bravo. Figlio d'arte, eredita la passione per la pittura e la fotografia dal padre. A soli dodici anni abbandona il corso di studi regolare per lavorare come contabile al Dipartimento del Tesoro, chiamato ad aiutare la patria durante la Rivoluzione Messicana.

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Segue i corsi serali di Musica e Arte presso l'Accademia di San Carlos. Nel 1915 circa inizia a sperimentare con una macchina fotografica avuta in prestito dal padre di un amico, sviluppando le pellicole in una camera oscura di fortuna realizzata in casa.

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Il 1923 segna il vero incontro con la fotografia: Alvarez Bravo conosce infatti il fotografo tedesco Hugo Brehme, che lo convince a comprarsi un proprio apparecchio fotografico. Nel 1925 sposa Lola Martinez de Anda, che diventerà ella stessa fotografa e dalla quale avrà un figlio che seguirà le stesse orme dei genitori. All'inizio si dedica alla fotografia pittorialista, ritraendo conoscenti, ma presto la abbandona e rinnega, attratto da quel clima culturale ed artistico che permeava il Messico in quegli anni.

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Nel 1927 conosce Tina Modotti, grazie alla quale ritrae i pittori muralisti, e che lo convincerà nel '31 ad abbandonare del tutto il lavoro statale per diventare fotografo a tempo pieno. Gli anni '20-'30 sono per il Messico un periodo di grande fermento sociale ed artistico ed Alvarez Bravo ha la possibilità di conoscere e collaborare con figure di spicco del panorama messicano e non solo: frequenta e collabora con Frances Toor, Sergei Eisenstein, Luis Buñuel, Henri Cartier-Bresson e André Breton . Nel frattempo insegna fotografia alla Scuola Centrale di Arti Plastiche, e nel 1932 ottiene la sua prima mostra personale.
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Dopo un breve periodo negli Stati Uniti torna in Messico. Negli anni '40-'50 la fama di Alvarez Bravo è ormai consolidata, e lui si dedica ad una quantità di progetti:insegna fotografia e fa il cameraman al Sindacato dei Lavoratori della Produzione Cinematografica, apre un negozio di attrezzature fotografiche, insegna all’Istituto Cinematografico Messicano e al Centro Universitario di Studi Cinematografici. Avrà intanto altre due mogli: Doris Heydin e Colette Urbachtel, fotografa e sua collaboratrice.
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Riceve negli anni a seguire molti riconoscimenti, tra cui il Premio Sourasky nel 1974 e il Master of Photography Award dell’International Center for Photography di New York nel 1987. Passa gli ultimi anni della sua vita a Coyoacàn, vecchia città coloniale ormai entrata a far parte di Città del Messico, dove muore a 100 anni nel 2002.

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Fonti dalla rete: www.wikiartpedia.com, www.arte-mexico.com, www.artnet.com
le immagini sono soggette a copyright

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