martedì 26 giugno 2012

Puzzle

"Puzzle" l'ultimo spettacolo dei Kataklò, seguito da PHOTARTS

© foto di Fabio Gatto
kataklQuando si assiste ad una rappresentazione scenica dei Kataklò non si può che rimanere sempre stupiti ed affascinati da quanta energia, e non solo, si sprigiona sul palco. Questo accade, ovviamente, anche con il nuovissimo spettacolo “Puzzle” in scena al Teatro Olimpico dal 3 al 5 maggio, tre imperdibili date da tutto esaurito.
Sette danzatori sì ma al tempo stesso sette atleti (4 donne e 3 uomini:
Maria Agatiello, Elisa Bazzocchi, Riccardo Calia, Eleonora Di Vita, Silvia Proietti, Marco Ticli, Marco Zanotti) che mettono in mostra tutto il loro talento, la loro bravura, la loro incredibile forza fisica e comunicativa, in tanti frammenti di danza, proprio come i tasselli di un puzzle, che prende vita in quella che è la nuova creazione artistica di Giulia Staccioli, fondatrice, ideatrice e mente creativa dei Kataklò. È come se, ogni artista si scopra così essere un pezzetto di quel puzzle, un elemento essenziale che trova la giusta collocazione solo in un gruppo, in un orizzonte comune di creazione, dove tutti contribuiscono a completare questo meraviglioso quadro.
A far rimanere senza fiato il pubblico, fin dalla prima coreografia in scena, è questo pout-purry di acrobazie, accompagnate da colori forti, giochi di luci e ombre, oltre ad una musica sempre particolare e ben selezionata. L’elevata preparazione sia atletica che tecnica sta alla base del successo dei Kataklò, giunti ormai al 15° anno di attività, che fa della multidisciplinarietà il suo punto di partenza, fondendo insieme elementi della danza, dell’atletica, dell’acrobatica.
In questo spettacolo spesso, come spiega Giulia Staccioli, i ballerini stessi si divertono ad inventare la loro performance, diventando “danzautori”. “Puzzle” diventa quindi un luogo di condivisione, uno spazio aperto, un invito per lo spettatore a lasciarsi coinvolgere dalla passione e dalla creatività non del singolo ma del gruppo, dove si accostano coreografie storiche del gruppo e opere prime.
Uno spettacolo ancora una volta sorprendente, dinamico e veloce, capace di far emozionare e sospirare per la precisione, l'eleganza e la bravura di questi artisti, capaci ancora una volta di sorprendere con quanta naturalezza e semplicità eseguono queste complesse coreografie, coadiuvati anche di attrezzi spesso inusuali (come delle biciclette o degli sci ai piedi).

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