Il vincitore del premio Pirandello 2009 Corrado D’Elia è regista e protagonista di Cirano di Bergerac al Teatro Vittoria di Roma dal 3 al 15 maggio 2011. L’opera teatrale Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, tradotta e adattata in prosa da Franco Cuomo e Corrado D’Elia, viene interpretata dalla Compagnia Teatri Possibili; dopo 15 anni di grandi successi in tutta Italia questo spettacolo ha conquistato un posto nel cuore del pubblico che lo considera ormai un vero e proprio cult. Cirano, segretamente innamorato della cugina Rossana ma non corrisposto, è un uomo forte e intellettualmente virtuoso ma ha un aspetto poco gradevole a causa del suo naso che è gigante. Tuttavia è moralmente integerrimo e inflessibile verso le ingiustizie e i soprusi dei potenti a cui non si piega per nessuna ragione al mondo. Se da un lato è un uomo forte e sicuro di sé, al punto da farsi molti nemici, dall’altro è un poeta formidabile dall’animo profondo e gentile, soprattutto quando la sua strada incrocia quella della cugina tanto amata. Quando Cirano apprende che Rossana si è invaghita a prima vista del cadetto Cristiano, dopo un primo momento di sconforto, decide di allearsi con il ragazzo, bello ma vuoto di spirito, per conquistare il cuore di Rossana: mentre Cristiano alimenterà l’attrazione della donna con il suo aspetto fisico, Cirano le invierà lettere d’amore (a nome di Cristiano) per aggiungere, agli occhi di Rossana, la profondità d’animo a una bellezza già evidente. In una Francia d’altri tempi sfilano personaggi che sembrano dipinti, come il pasticcere-poeta Ragueneau, amico di Cirano, dall’animo nobile e dal cuore grande e il potente De Guiche, conte ingiusto e prevaricatore che è pavido e vigliacco in battaglia ma prepotente con i più deboli. Dopo tante peripezie, tra cui un matrimonio e una guerra, è solo nel tragico finale che Rossana apre gli occhi sull’identità dell’uomo che ama veramente…e il sentirla affermare con il cuore distrutto “non ho amato che un uomo e lo perdo due volte” commuove e incanta come l’amore stesso che, seppur prenda a volte delle strade dolorose, è talmente ingenuo e potente da essere croce ma anche tanta delizia. Davvero straordinari i protagonisti Corrado D’Elia (che nell’arco di un paio d’ore, complice la poeticità delle sue parole, ti fa quasi innamorare), Monica Faggiani (soave e allo stesso tempo spiritosa), Vincenzo Giordano, Bruno Viola, Tommaso Minniti e Marco Brambilla. In una scenografia fatta da un piano inclinato scomponibile e ricomponibile a seconda della scena, si apprezza l’abilità essenziale e fulminea di tutti gli attori presenti sul palcoscenico e gli applausi finali, compresa qualche standing ovation, vanno tanto ai protagonisti quanto agli interpreti Stefania Dimartino, Dario Leone, Antonio Giovinetto e Stefano Pirovano.
lunedì 14 novembre 2011
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