Uno dei balletti classici-romantici più apprezzato da sempre, Giselle, torna ad entusiasmare gli amanti della danza classica. L’opera nacque dall'idea di Théophile Gautier, un romanziere francese, e venne poi musicato, non appena il libretto fu finito, da Adolphe-Charles Adam, uno tra i più celebri compositori di musiche per balletto.La storia è quella della bella e dolce Giselle, che vive con sua madre in un piccolo villaggio. Il guardaboschi locale è follemente innamorato di lei. Di lei si innamora, ricambiato dalla popolana, il principe Albrecht, fingendosi anche lui un popolano ma già promesso sposo a una nobildonna. Giselle, scoperto l’inganno, si lacera dal dolore e muore di crepacuore. Il giovane è pervaso dal senso di colpa e, nella notte nel bosco trova la tomba della sua amata e qui ha una visione dello spirito di Giselle, che si manifesterà al giovane nelle sembianze di una villi, spiriti di donne morte che non si sono ancora sposate. Le villi cercano con tutti i loro poteri di sfinire il principe per vendicare la morte della loro compagna, facendolo danzare per tutta la notte ma la bella Giselle lo salverà, sostenendolo fino all’alba. In questo allestimento si presenta al pubblico romano il Royal Czech Ballet, giovane compagnia fondata appena quattro anni fa dai moldavi Sergey Iliin e Andrey Scharaev,danzatori e coreografi, qui in scena con un allestimento tradizionale che vede la presenza, oltre ai danzatori della compagnia, di due grandi etoile internazionali: Nadejda Scepaciova eVladimir Statnii, che arricchiscono lo spettacolo con le loro diverse esperienze e le loro particolarità. Il balletto, con l’apporto del coreografo Alexandru Frunza e dei ballerini dalla prestigiosa formazione accademica, lascia davvero senza parole: la prima ballerina volteggia nell’aria, muovendosi sinuosamente come se fosse naturale compiere piroette sulle punte, per non parlare poi dei suoi salti che fanno venire voglia davvero di spiccare un bel volo.
lunedì 14 novembre 2011
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