Non è stata una cosa che si vede tutti i giorni. Niente posti a sedere per gli ospiti di Villa Medici nella sera del 15 settembre. La musica, fatta a volte di gesti, di colpi che i ballerini stessi si davano sul corpo, si propagava per tutta la villa. Un' atmosfera davvero particolare, un percorso tracciato in mezzo ai sentieri e i ballerini che andavano un po' “cercati” e che a volte spuntavano in mezzo alla folla che neanche te ne accorgevi. Giovedì sera, il complesso architettonico situato sulla collina del Pincio accanto a Trinità dei Monti, ha aperto i suoi cancelli e messo a disposizione i suoi giardini: ospiti otto ballerini e coreografi provenienti dal continente africano, impegnati nel progetto “La danza africana contemporanea a Villa Medici”, che vuole essere prima di tutto un omaggio allo sviluppo che ha conosciuto questo genere nell'ultimo decennio. Il programma è partito il 5 settembre, quando il gruppo di artisti, già noti in Africa da nord a sud ma poco conosciuti in Europa, si sono riuniti per lavorare insieme, riflettere e confrontarsi sulla creazione coreografica durante i dieci giorni di convivenza nella prestigiosa villa. I frutti di tale riflessione sono stati poi mostrati al pubblico in una performance “site specific” giovedì scorso, ultimo giorno nella residenza: durante un percorso pensato per il piazzale del giardino di Villa Medici, la creazione porterà il pubblico a scoprire spettacoli sia individuali che collettivi. L' atmosfera è davvero suggestiva, l'antica bellezza della villa fa da contrasto al genere ballato: i danzatori indossano blu jeans e camicie, i movimenti sono tra il tribale e il contemporaneo. Quando la musica si spegne sono la simbologia e il contatto con il corpo a dare spettacolo, i ballerini danno l'impressione di essere molto in sintonia tra di loro. Le loro mosse sono semplici, ci riportano con il pensiero a un fuoco acceso in mezzo alla natura e a danze primordiali e di buon augurio. Una serata che gioca davvero sui contrasti tra la semplicità delle coreografie e l'eleganza mozzafiato di una residenza che si affaccia sullo splendido panorama romano. Un ritrovato rapporto con uno stile che sembra lontano dai nostri contesti urbani. Se l'intento voleva essere quello di portare le menti di noi spettatori lontano dal caos cittadino, può dirsi riuscitissimo. Un omaggio davvero glorioso a questi ballerini e coreografi provenienti sia dal Maghreb che dall'Africa Subsahariana: conosciamo Radhouane El Meddeb (Tunisia), Aly Karembe (Mali), Ahmed Khemis (Algeria - Tunisia), Saifeddine Manai (Tunisia), Oumaima Manai (Tunisia), Kettly Noel (Mali), Nelisiwe Xaba (Sudafrica), Junior Zafialison (Madagascar). Ma le loro esibizioni non si concludono a Villa Medici, saranno infatti ospiti al Teatro Quirino di Roma per tre serate il 19, il 20 e il 21 settembre. Se volete passare una serata all'insegna dell'esotico e sentirvi un po' “selvaggi”, questa iniziativa un po' fuori gli schemi non vi deluderà davvero!
domenica 20 novembre 2011
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