domenica 13 novembre 2011

PIERINO E IL LUPO

Raccontare una favola ai bambini sembra una cosa molto facile, ma interpretarla è una cosa molto più difficile. E se la favola in questione è “Pierino e il Lupo”, la cosa si complica ancora di più, poiché questa è una favola “musicale”, ossia una favola che viene raccontata insieme alla Musica. Nel 1936 Il Teatro Centrale dei Bambini di Mosca, infatti, commissionò al compositore Prokofiev la stesura di un’opera musicale per i più piccoli che aveva lo scopo di avvicinarli alla musica. Il compositore, incuriosito e divertito, pare che la consegnò in soli 4 giorni. Al Teatro Vascello, in replica ancora il 5 e 6 marzo, ad incuriosire i bambini e a condurli in questa avventura musicale è l’attore e poliedrico artista Sergio Bini in arte Bustric che, con la sua mimica e con il suo fare goliardico, davvero un personaggio molto azzeccato per la parte, cerca di mantenere viva l’attenzione dei più piccoli per circa un’ora, dando vita a questa favola caratterizzata da personaggi che prendono vita con la voce di alcuni strumenti musicali: ogni personaggio della storia è rappresentato da uno di questi strumenti, che intervengono nella vicenda con un motivo caratteristico. Ecco l’Uccellino rappresentato dal flauto, l’Anatra è l’oboe, il Gatto è il clarinetto, il Nonno il fagotto, il Lupo i tre corni, i Cacciatori sono flauto, oboe, clarinetto, fagotto (legni), lo sparo dei fucili i timpani e Pierino gli archi e tutta l’orchestra. Così il nostro attore, sul sottofondo di una dolcissima musica, accompagnato da dei giovanissimi musicisti, porta il suo baby pubblico (e perché no, anche i loro genitori, che assistono estasiati dalla bravura di questo attore), tra giochi di prestigio divertenti, smorfie e trasformismo, ad assistere alla storia di Pierino, bambino coraggioso, che gioca nel bosco con un uccellino, un gatto e un’anatra. Decide un giorno di dare la caccia al lupo ma il nonno, brontolone proprio come un fagotto, lo impedisce, chiudendo il cancello per non far uscire il nipote; il gatto, però scappa e Pierino gli va dietro. Ma all’improvviso arriva il lupo e, poiché Pierino e il gatto si rifugiano sull’albero, decide di mangiare la povera anatra. Allora impavidamente Pierino, approfittando dell’uccellino che ruota intorno al lupo per distrarlo, afferra una corda e lo lega con la coda attorno ad un albero. Tra uno sparo di fucile e l’altro arrivano i cacciatori che prendono il lupo e liberano l’anatra ancora viva nella pancia del mal capitato lupo. Così tutti insieme, con una bella marcetta finale trionfante e baldanzosa, tornano verso casa. I bambini ridono divertiti, assistono alle acrobazie di Bustric che prende spunto anche dal pianto di un bambino per far ridere gli altri e sdrammatizzare la situazione, la musica corre via e piccini e meno piccini tornano a casa con il sorriso regalato da uno spettacolo decisamente fuori dalle righe

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