Originale. Divertente. Brillante. Partiamo dal primo aggettivo. Ci si può aspettare molte cose andando ad assistere ad uno spettacolo di danza: è un'arte così varia e ricca che si nutre continuamente di versatilità. Certo, non ci si aspetta di vedere sul palco buona parte dei nostri supereroi. Avete capito bene. Da Batman a Zorro passando per Cat Woman. Nelle loro celebri “uniformi” sono lì, dove non avreste mai pensato di vederli. Si rincorrono, giocano, si parlano e si raccontano. Tutto danzando. Coreografie moderne che disegnano contorni di vita. Giochi di specchi e giochi di bambini. Braccia, mani e gambe che creano illusioni suggestive, tenere, ma anche comiche. Fanno l'amore. Bisogna seguirli quei corpi, raccontano metà della storia, buona parte di una generazione. Secondo aggettivo: divertente. Impariamo a conoscerli piano questi ragazzi, ben nascosti dietro le loro maschere. Ad uno ad uno. La musica si ferma e ad ogni pausa scopriamo un particolare di ciascuno. La danza li accomuna. Raccontano i buffi inizi di ciascuno: c'è chi ha iniziato costretto da una bambina molto più audace di lui a muovere i primi passi a tempo di musica; chi ha capito da subito che quella sarebbe stata la sua strada; chi si è innamorato dell'energia che trasmette la danza ad una festa di paese. Chi a capito che danzare sarebbe stato l'unico modo per sopperire al fatto che gli uomini, no: gli uomini non possono volare. Esilaranti spaccati d'infanzia. Divertenti caricature di “tipi” umani che, se la storia vuole siano tipici dei trascorsi anni '80, non sono poi molto diversi dai tipi umani di oggi. Passano gli anni ma noi siamo noi, con i nostri difetti, i nostri sogni, passioni e paure. Ridendo dall'inizio alla fine scoprirete quanto siano persino “ridicoli” gli sforzi che facciamo pur di catturare quel futuro che ci auguriamo si avveri. Brillante, terzo aggettivo. Che ci fanno dei supereroi su un palcoscenico di uno spettacolo di danza? Cosa raccontano le loro ironiche avventure declamate, cantate e ballate, con quello slang che racchiude la metafora del teatro come punto di incontro fra mondi diversi e distanti? Ebbene, raccontano che le maschere a volte proteggono, a volte marcano il desiderio di distanziarsi da un mondo che sembra così piatto e omologato. A volte, però, vanno tolte. L'unicità si paga al prezzo della vulnerabilità. Solo “scoperti” saremo unici: unicamente noi stessi. Una strada in salita, un'identità che si costruisce a fatica. “Not Made for Flying”, spettacolo della compagnia Deja Donne e Enknap Group, con le coreografie di Simone Sandroni, racconta tutto questo. Con il sorriso come punto di partenza e punto d'arrivo. Scorre veloce questo spettacolo, diverte e stupisce. Incredibile l'energia degli interpreti che riescono straordinariamente a dare forma alle coreografie inedite di Simone Sandroni e recitare allo stesso tempo, con un fiato invidiabile e senza perdere il tempo di una battuta. Il Teatro Vascello ancora una volta si fa promotore delle iniziative tra le più originali ed inedite del panorama artistico, dando spazio a nuovi progetti e personalità emergenti. Le proposte sono tante e valide. Dal 19 al 23 ottobre andrà in scena uno spettacolo della MDA Produzioni Danza incentrato sull'epica figura di Cassandra, profetessa scongiurata narrata dai celebri canti di Omero, Eschilo e molti grandi ancora. “Cassandra o del Tempo Divorato” narra le inquietudini che provengono non dalla tragedia, ma dall'incapacità di comunicare e il senso di impotenza che sta nel silenzio delle parole non ascoltate. “Tango nudo”, in scena il 29 e 30 ottobre, è la messa in scena delle passioni che accompagnano la nostra esistenza. Il corpo e la danza in un percorso che mostra la potenza degli istinti e dell'essere. Richiami alla tradizione coreografica anni '40 per presentare un tango privo delle classiche composizioni ma puro nell'espressione. Questi solo gli imperdibili appuntamenti d'ottobre della Danza al Teatro Vascello. La stagione continua sempre più ricca di novità. Spettacoli in musica straordinari a novembre e dicembre. Il cartellone offre “Serata Novecento” (“Pulcinella” Coreografie di Olaf Schmidt, “Istante”, coreografia Walter Matteini), “Liasons” (progetto artistico Ricky Bonavita e Theodor Rawyler con la coreografia e regia di Ricky Bonavita), “Fino all'ultima goccia” (coreografia e regia Rachele Caputo), “Cento Cose” (ideazione, regia e coreografia Mario Coccetti) e, per finire, “Lei e Tancredi” (coreografia e drammaturgia Loredana Parrella). L'offerta non termina con la danza in scena. Teatro, opera, spettacoli per i più piccoli e festival rendono la stagione 2011-2012 del Teatro Vascello particolarmente accattivante. Un invito a teatro per una cultura che crede nel valore dell'arte e dell'espressione in ogni sua forma e si impegna a preservarla.
lunedì 21 novembre 2011
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