domenica 13 novembre 2011

MANUALE D'AMORE

È finalmente arrivato l’atteso terzo episodio di Manuale d’amore, scritto e diretto da Giovanni Veronesi, che questa volta si sofferma a raccontare le tre diverse età dell’amore: “Giovinezza”, “Maturità” e “Oltre”. Nella prima parte troviamo la vicenda di Roberto (Riccardo Scamarcio), giovane e ambizioso avvocato, prossimo alle nozze con Sara (Valeria Solarino), e del suo travolgente incontro con Micol (Laura Chiatt), bellissima, provocante e misteriosa; nella seconda abbiamo la storia di Fabio (Carlo Verdone), un affermato anchorman televisivo innamorato di se stesso, marito fedelissimo da 25 anni, che viene travolto da un incontro imprevisto e fatale con l’intrigante Eliana (Donatella Finocchiario) che però non è chi sostiene di essere. "Amo mettere in difficoltà Verdone e vederlo alle prese con una donna fuori di testa è una delle cose che mi divertono di più", spiega il regista toscano Veronesi, che aveva già messo altre volte l'attore di fronte a donne piuttosto aggressive. "Neanche in casa mia sto così tanto in mutande come sui set di Giovanni", ribatte Carlo Verdone, "Veronesi è un torturatore, ma è una cosa che diverte molto anche me e credo faccia divertire il pubblico: non ho proprio una faccia da sex-symbol e mi rendo conto che in questo tipo di scene gran parte della mimica e delle battute migliori mi partono spontaneamente"; nel terzo episodio, invece, compare la figura di Adrian (Robert De Niro), un professore americano di storia dell’arte che da qualche anno, dopo il divorzio dalla moglie, ha scelto di vivere a Roma, la città che ha sempre amato. Riservato e solitario, frequenta poche persone tra cui Augusto (Michele Placido), il portiere dello stabile in cui vive. Forse solo a lui ha rivelato il suo segreto: sette anni prima ha subito un delicatissimo intervento di trapianto del cuore. Il fulminante incontro con la figlia di quest’ultimo, Viola (Monica Bellucci), sconvolgerà la sua tranquilla e normale esistenza. "Baciare De Niro è stato emozionante”, racconta l'attrice, “ma devo dire che anche lui era emozionato. Nel film sono una donna-bambina che si sente una fallita e grazie all'amore riesce a sollevarsi”. Che sia l’ennesimo sequel deludente oppure no (si punta a sbancare i 6 milioni di euro raggiunti nel primo weekend di uscita di Manuale d’amore 2), Veronesi ci tiene a dire che il film è “un manuale che nasce non per dare risposte, ma per porre sempre nuove domande", infatti nei suoi prossimi progetti c’è la realizzazione di altri due capitoli della saga dell’amore.

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