domenica 13 novembre 2011

LA VITA FACILE, TRA AMORI, AFRICA E AMICIZIA

Nel film niente è come sembra, né l’amore, né il buono né tanto meno il presunto cattivo è realmente come appare. La vita facile è la storia di un’amicizia, di un amore e di almeno due tradimenti.Luca Manzi (Stefano Accorsi) è un medico, arrivato (o scappato?) in Africa da ormai 12 anni, dove ha allestito un ospedale, gettandosi alle spalle tutto. All’improvviso arriva Mario Tirelli (Pierfrancesco Favino) chirurgo di una lussuosa clinica privata, ricco ed arrivato, con una crisi di coscienza (pare) alla ricerca di quei valori persi nel lusso e nell’eleganza della vita romana. A dividere i loro destini, umani e professionali, oltre al loro carattere così antitetico (rigoroso, etico e sensibile il primo, spregiudicato e forse rozzo il secondo) è, come spesso accade, una donna: Ginevra (Vittoria Puccini), altra grande amica di entrambi, amata sia da Luca che da Mario ma diventata moglie di quest’ultimo. A portare scompiglio nell’equilibrio, sicuramente precario di Luca, è proprio l’arrivo prima di Mario, con le sue idee e lontano anni luce da quella che è l’organizzazione di un ospedale africano e dalle regole dell’Africa, e subito dopo quello di Ginevra, donna fredda e cinica, sicuramente viziata dalla “vita facile” e dal lusso che il marito le concede. Come una tempesta a ciel sereno tutto cambia, le loro vite non saranno più le stesse e tutto non potrà più tornare come prima, soprattutto dopo che i tre amici sono messi a confronto, con i loro caratteri, le loro vite e le loro passioni. Un film vero, corale, caldo come il vento dell’Africa, dove tutto è diverso da tutto, dove la forte amicizia che lega i due amici, anche fuori dal set, si respira in ogni istante del film. “Di Mario Tirelli è pieno il mondo”, dice Favino in conferenza stampa, “ce ne è uno in tutti quelli che parcheggiano in doppia fila, che si accodano alle autoambulanze per evitare il traffico e che se vuoi la visita in ospedale aspetti sei mesi, a studio privato fra mezz’ora! L’idea di capire dall’interno le logiche di un tipo così mi hanno divertito molto e poterlo poi mettere in pratica con un amico di vita come Stefano è stata una bella fortuna”. Dal canto suo Accorsi conferma e ammette che “recitare il rapporto tra di amici fra i quali la vita ha fatto succedere così tante cose è stato divertente ma anche impegnativo. Il fatto poi di recitare con un attore che è anche un amico vero e con il quale c’è davvero molto affiatamento ha contribuito a dare corpo e spessore alle nostre scene”. Anche Vittoria Puccini sottolinea l’aria amichevole, il clima di entusiasmo e divertimento in cui si sono svolte le riprese, rendendo tutto molto più semplice malgrado le difficoltà di lavorare e girare con il caldo torrido africano, gli insetti e gli scorpioni.

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